Con questa meditazione Cinzia Daviddi ci porta a riflettere sulla capacità di portare la nostra vita spirituale nella vita pratica, quella che conduciamo tutti i giorni.
Questa pratica, che durerà circa 30 minuti, prevede un momento iniziale di insediamento nella posizione, una presa di contatto con la consapevolezza amorevole, un momento di consapevolezza del luogo in cui ci troviamo e delle intenzioni della meditazione. Segue una fase di consapevolezza del respiro e una fase di visualizzazione che ci porta a riconnetterci con l’energia che ci arriva dalla dimensione verticale per sentirci rivitalizzati e rigenerati; infine torneremo allo stato di coscienza abituale.
I CICLI DELLA NATURA E DELLA NOSTRA VITA – Andrea Bonacchi – meditazione sui simboli della natura di novembre 2022
Queste meditazioni sui simboli della natura traggono spunto da quanto osserviamo nella natura, dentro di noi e intorno a noi.
Passeggiando in giardino la mia attenzione è andata all’autunno, ritardatario quest’anno, ma comunque in arrivo. Per alcune piante le foglie cominciano a farsi gialle o rosse o marroni. Alcuni alberi cominciano a spogliarsi. Nell’orto le piante annuali si accasciano esauste e secche. Alcuni insetti muoiono avendo concluso il proprio ciclo di vita. Alcuni uccelli sono in volo per andare a svernare in posti più tiepidi.
Così ho pensato che si sta compiendo un altro ciclo di vita. Per la natura questo ciclo si compie in un anno.
Nel mio sentire è l’autunno e non l’inverno che segna la conclusione del ciclo annuale; ottobre, novembre, dicembre sono i mesi della chiusura del ciclo vitale, del lasciare andare, dello spogliarsi della natura. Gennaio, febbraio, marzo li percepisco già come mesi nei quali piano piano all’inizio e poi tumultuosamente si prepara e infine si manifesta la nascita di un nuovo ciclo. Come nella gravidanza, quando il ventre delle donne nel buio di uno spazio protetto, prepara una nuova vita. Anche il ciclo annuale della luce si chiude a fine autunno e piano piano riparte in inverno.
Autunno quindi come conclusione di un ciclo di vita.
Ho riflettuto allora su tutti i cicli della mia vita, alcuni brevi, alcuni lunghi, alcuni chiusi alcuni ancora aperti. Mi è sembrato che il ciclo della mia vita fosse a sua volta composto di tanti cicli. Cicli scolastici e formativi, cicli nelle amicizie, nelle relazioni sentimentali, cicli nella vita familiare. Cicli nel lavoro, nelle vacanze. Cicli nei gusti e nelle preferenze. Cicli di vita degli animali che ho avuto accanto, delle case e dei quartieri che ho abitato. Cicli possono essere anche alcune nostre malattie. Cicli nell’attività sportiva, negli hobby, nell’impegno sociale, nella crescita umana e spirituale. Anche i ruoli che rivesto o ho rivestito hanno un loro ciclo di espressione.
Ognuno di noi ha una esistenza che si snoda in cicli.
Oggi mediteremo su questo.
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LA VITE RESILIENTE E FECONDA – Meditazione sui simboli della natura – Niccolò Taddei
► INTRODUZIONE
La meditazione che andiamo a sperimentare oggi è una meditazione di consapevolezza del respiro e su un simbolo della Natura: la pianta della vite. Scopo di questa meditazione è osservare il nostro respiro, il nostro corpo che respira, e rimanere concentrati sul respiro e su un simbolo della natura che può evocare in noi preziose qualità. In questa pratica anche se emergono pensieri, emozioni, immagini, sensazioni fisiche le osserviamo e poi gentilmente torniamo a concentrarci sul respiro.
La meditazione di concentrazione sul respiro, costituisce la base della pratica quotidiana per molti praticanti, insegnanti e maestri perché allena molti aspetti del nostro esserci nel mondo con consapevolezza e volontà benevoli.
La vite è un simbolo della natura potente con connotazioni spirituali molto forti, in particolar modo nel Cristianesimo. La vite porta frutti e deve essere accuratamente potata e curata dall’uomo per rinvigorire ed essere sempre più feconda. La vite cresce in ambienti naturali anche ostili, eppure genera frutti ricchi che possono essere trasformati nel vino dall’operosità dell’uomo e ancora dall’intervento della natura.
La pratica che faremo oggi avrà una durata di circa 25 minuti.
È una pratica “formale”; un luogo e una postura adatti sono quindi importanti.
Questa pratica prevede un momento iniziale di insediamento nella posizione, un momento di insediamento nella consapevolezza amorevole (consapevolezza al luogo in cui ci troviamo e al gruppo, consapevolezza dell’intenzione con cui meditiamo, consapevolezza del corpo), una fase di consapevolezza sul respiro, una fase di visualizzazione del ciclo naturale della pianta della vite e, infine, un momento di ritorno allo stato di coscienza abituale.