Pensieri e parole
LIBERTA’ DELLA VOLONTA’
[…]La libertà dell’uomo non è libertà da condizionamenti, ma piuttosto libertà per prendere un atteggiamento in qualunque condizione ci si possa trovare.
Nel corso di una intervista, Huston C. Smith di Harvard mi chiese se, come professore di neurologia e psichiatria, potessi rifiutarmi di ammettere che l’uomo è soggetto a condizionamenti e determinismi. Risposi che, quale neurologo e psichiatra, sono pienamente convinto del fatto che l’uomo non è del tutto libero da condizionamenti, siano essi biologici, psicologici o sociologici. Ma aggiunsi che, oltre ad essere professore nel campo della neurologia e della psichiatria, sono anche un sopravvissuto a quattro campi di concentramento nazisti, e come tale so fino a che punto l’uomo resta libero e fino a che punto può innalzarsi al di sopra di qualsiasi condizionamento ed opporsi ad ogni tipo di circostanze esteriori. Distanziarsi anche dai peggiori condizionamenti è una capacità specificamente umana. Ma l’esclusiva capacità umana di distanziarsi da qualunque situazione sia necessario affrontare non si manifesta solo attraverso l’eroismo, così come è avvenuto nei campi di concentramento, ma anche attraverso l’umorismo. Anche l’umorismo è, infatti, una caratteristica esclusivamente umana. E non è il caso di vergognarsene. L’umorismo è anche un attributo divino: in ben tre salmi Dio viene presentato come uno che ride (Cf. i Salmi 2,4, 37,13; 59,9).
L’umorismo e l’eroismo si riferiscono alla capacità, prettamente umana di autodistanziamento. In virtù di tale capacità, l’uomo può autodistanziarsi non solo da una situazione, ma anche da se stesso. Egli è capace di scegliere il suo atteggiamento nei confronti di se stesso. Così facendo egli prende una reale posizione verso i suoi condizionamenti e determinismo somatici e psichici. Si comprende facilmente come questa sia una questione cruciale per la psicoterapia e la psichiatria, per l’educazione e la religione. Poiché, vista in tale luce, una persona è libera di modellare il suo carattere, e l’uomo è responsabile di quello che possa aver fatto fuori di se stesso. Quel che importa non sono le caratteristiche del nostro carattere, e gli stimoli e gli istinti in sé, ma piuttosto l’atteggiamento che noi prendiamo nei loro confronti. E la capacità di prendere un tale atteggiamento fa di noi degli esseri umani. […]
Viktor Frankl
dal libro “Senso e valori per l’esistenza” Ed. Città Nuova, Roma 1994 pp 32-33